sabato 19 luglio 2008





Il migliore amico dell’uomo
Sobery Maggio 11th, 2008

Tanto e tanto tempo fa… quando l’uomo non era stato ancora creato, Dio, dopo aver creato gli animali, decise di dare ad ognuno un compito all’interno del Creato: “Nulla potrà dirsi essere stato fatto per caso, e nessuno dovrà sentirsi inutile nel mondo che io ho creato…”. Per fare questo decise di radunare intorno a sé tutti gli animali che fino a quel momento popolavano il Creato, e trascorrere con loro i due anni successivi, per valutare i loro pregi, i loro difetti, le loro predisposizioni.

Ben presto Egli si accorse che due anni era un tempo anche fin troppo lungo, e dopo un anno e mezzo, in un prato sconfinato, iniziò ad assegnare a ciascuno il proprio compito. Vennero chiamati tutti, ad uno ad uno, in modo che nessuno si sentisse escluso, e a tutti venne dato un compito diverso, ma egualmente importante e dignitoso.

Per ultimo Dio chiamò il Cane, e, ad esso, disse: “Caro cane, anzi, Caro amico mio, mi sei stato fedele in quest’anno, hai avuto attenzione per ogni mio bisogno: quando ero solo eri lì ai miei piedi a tenermi compagnia, quando ero triste eri lì pronto a darmi il tuo affetto, quando ero sperduto nel buio della notte, eri lì pronto a guidarmi con il tuo fantastico fiuto. Sei stato un amico, e mi hai mostrato di essere un fantastico compagno di vita, per questo a te attribuirò il piu bello fra i compiti: Tu accompagnerai ovunque la migliore delle mie creazioni: L’UOMO.”

Il Cane sorrise.

Dio però precisò: “Attento però, non è un compito facile: troverai uomini pronti ad accoglierti con amore e gioia, ma a volte ne troverai pronti a scacciarti con pietre e insulti. Troverai uomini pronti a darti una casa, un rifugio, del cibo, ma purtroppo ve ne saranno altri pronti a lasciare che tu alloggi in ricoveri di fortuna, in miseria, anche pronti a lasciarti morire di fame”

Il Cane adesso aveva perso quella luce gioiosa che lo aveva illuminato fino a pochi minuti prima, e per un attimo si chiese il perchè di tale scelta, si chiese perchè proprio a lui, e non …al Leone ad esempio, che con la propria forza sarebbe di sicuro riuscito a sopportare un così difficile destino… o alla volpe che di certo con la propria furbizia avrebbe inventato uno stratagemma per sopravvivere…
Dio però continuò il suo discorso: “Amico mio, adesso ti starai chiedendo il perchè io abbia deciso questo, perché proprio a te abbia assegnato questa sorte… e allora sappi amico mio, che da ora fino alla fine del mondo, questo sarà il destino che riserverò solo a coloro che più AMO”

Il Cane capì, e torno a sorridere…

Da allora l’Uomo e il Cane sono amici inseparabili…

venerdì 18 luglio 2008




paura... amore... sofferenza
attimi indelebili ...
Cosa rimarrà di quei giorni che passano veloci
Cosa ci mancava?
perchè discutevamo sempre?...
forse non ricordo o non voglio ricordare.
però rimane l'amore
quello non potrà
togliermelo nessuno
è adosso a me è nella mia pelle.
è nel mio cuore,
passano le ore i giorni i mesi
e la lontananza si fa sentire,
avrei voluto darti tutto...
sarò riuscita a lasciarti qualcosa ...
sarò riuscita a farti capire il mio amore,
sono domande che continuo a farmi.
Rimarrò cosi
ad aspettare...
a pensare...
a ricordare...
a sognare.