lunedì 5 maggio 2008





Qualcuno ha detto che

"il pudore è la paura che qualcosa
rimanga nascosta"

una strana definizione
se si pensa sia volto ad evitare
che qualcosa venga scoperta
e non viceversa.

Ma riflettendoci..
una manifestazione esagerata
e indiscreta può nascondre l'essenziale
e renderlo invisibili...

Non avviene così anche per i sentimenti
più intimi di una persona?

Se sono tenuti segreti...
o rivelati a pochi...
mantengono il loro significato...
le loro sfumature...
la loro delicata fisionomia...

Rivelati indiscriminatamente a chiunque
vengono banalizzati...
e spesso diventano oggetto di curiosità
e talvolta di pettegolezzoi.

Vi è un modo di esibire la realtò umana
che, invece di valorizzarla finisce
per occultarne la verità profonda...

Senza nascondimento,
tutto perde significato...
senza mistero...
non c'è rivelazione.

E' da questo che il pudore ci difende...
è la paura che ciò che di più intimo
e di sacro che vi è in noi
venga ridotto a spettacolo...

Una esigenza nostra di custodire
"i nostri misteri"
con tutte le nostre forze...
nonostante attorno...
cerchino di profanarlo
e svuotarlo...

solo così sarà ancora possibile
offrire qualcosa di se stessi...
diverso è questa capacità di "custodirsi"
che rende "unico" il dono di sè.